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This is what you get when you mess with us.

29 marzo 2011

Che poi, sì, ovviamente chi scrive su questo blog spesso e volentieri vede i molti difetti di una città come Bologna, come si ragionava in questo post.

Alle prossime amministrative la Lega (pare) si presenterà con il proprio candidato, il segretario provinciale Manes Bernardini, e prenderà probabilmente un fracco di voti e ovviamente sta già inondando la città con i propri osceni manifesti.

Però ogni tanto ci si rincuora a vedere la risposta cittadina.

via Marconi

Questo qui sopra è ciò che ha vergato una mano anonima. Invece quelli del collettivo Bartleby, per pubblicizzare la giornata di mobilitazione di sabato scorso, hanno “hackerato” alcuni manifesti così:

E siccome la stampa mainstream proprio non può fare a meno di definire “shock” quel che è semplicemente razzista (ne parlavamo già qui), un passo avanti glielo fa fare un’altra campagna (sistematica) contro i manifesti suddetti, condotta da benemeriti anonimi.

cortesia de La Repubblica Bologna, che ci crede così scemi da non saper fare uno screenshot

Per carità, non che questo significhi che la Lega non passi. Ma che non passa indisturbata, e in qualcuno non passerà mai.

2 commenti

  1. Oh, comunque, per tutti voi che state arrivando a questo link da Facebook: se siete la Digos che sospetta del fatto che tipo 4-5 ore dopo la pubblicazione di questo post qualcuno sia andato a sfasciare la vetrina della sede elettorale della Lega, non siamo stati noi (al massimo siamo dei KATTIVI MAESTRI!!!uno!!!)
    Però ci permettiamo di dire che è strano che sia successo, quando loro hanno fatto di tutto per creare un clima così disteso.


  2. già, i cartelli stradali con “Lega Nord” stanno surclassando quelli con “Dio c’è”. Pensare che il primo l’avrò visto tipo una quindicina di anni fa quando era ancora un fenomeno lontano. Faceva abbastanza ridere quando passavamo da lì con l’auto all’epoca…Spero solo a questo punto che l’enorme muro della Motina con l’enorme scritta “Dolcissima ti amo” venga risparmiato, per poter ancora pensare – Vai Dolcissima! Trombali tutti! –
    Un po’ più tardi, scopro quel manifesto con l’indiano delle pianure con tanto di penne, quello del “loro hanno subito l’immigrazione, ora vivono nelle riserve”. Ricordo mi aveva fatto abbastanza incazzare questo. Nei prossimi manifesti cosa metteranno a ‘sto punto, dei teneri cagnetti o micetti da latte leghisti? Allora sì che serviranno dei buoni e robusti cotton fioc, anche se in realtà altri sono i gatti(da retrobottega) o i cani(bagnati).



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