Posts Tagged ‘B.’

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“È un bel direttore!”

2 aprile 2011

Articolo sul Post che approfitta della pubblicazione da parte della Repubblica del video di una barzelletta di Silvio nostro per fare una breve considerazione sullo squallore della stessa. Ve lo proponiamo:

Si era già fatto un discorso simile qualche tempo fa: la barzelletta non è neanche male, però è vecchierella e poi la racconta mettendoci una vita. Soprattutto è raccontata in un contesto in cui gli uditori fanno a gara a chi ride prima, sono tutti attentissimi nonostante il terribile finto accento napulitan’ come sotto il terrore di non compiacere abbastanza il capoufficio. Poi nei commenti si sviluppa una discussione puerile finché non arriva Gipi:

Tra due amici: “assaggia questa mela, sa di fica!”
Un morso.
“Ma sa di culo!”
“Girala, imbecille!”.

Poteva dirla così.
Ci vogliono 8 secondi. Poi, se fosse stato intelligente avrebbe potuto usare il resto del tempo per dire/fare qualcosa di intelligente.

Ma gli ebeti devono sempre dilatare i tempi. La loro vita è un diversivo.

Gianni Gipi capo dell’Italia ora.

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Manca solo Sauron e poi… ehi, aspetta!

4 febbraio 2011

Oggi Metilparaben raccoglie in questo post una serie di dichiarazioni dell’attuale Presidente del  Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana di solidarietà internazionale a capi di stato non esattamente noti per il loro amore per le libere elezioni multipartitiche e i diritti umani.

Il governo cinese? Apprezzo la loro politica dell’armonia.

(Silvio Berlusconi, 6 luglio 2009)

L’amore del popolo bielorusso per il presidente Aleksandr Lukashenko si vede dai risultati elettorali che sono sotto gli occhi di tutti.

(Silvio Berlusconi, 30 novembre 2009)

Medvedev e Putin sono un dono di Dio per il vostro Paese.

(Silvio Berlusconi, 11 settembre 2010)

Io sono legato da amicizia vera con il presidente egiziano Mubarak, con il presidente libico Gheddafi e con il presidente della Tunisia Ben Ali.

(Silvio Berlusconi, 23 dicembre 2010)

Confido e credo che tutti gli occidentali pensino la stessa cosa: che ci possa essere in Egitto una transizione ad un sistema più democratico senza rotture con un presidente come Mubarak che da tutto l’occidente, Stati Uniti in testa, è stato sempre considerato l’uomo più saggio ed un punto di riferimento preciso per tutto il Medio oriente.

(Silvio Berlusconi, 4 febbraio 2011)

Il titolo del post stesso è “Manca solo Sauron di Mordor e siamo a posto“. Mica vero che manca, c’è anche lui.

Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul, ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul

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Impara un po’ ora, un ceffone ti do.

3 febbraio 2011

Uno dei miei sogni nel cassetto è quello di avere un giorno abbastanza soldi da poter assoldare centinaia, migliaia di ninja addestrati a colpire, fare male e sparire immediatamente dopo -che siano dislocare in tutti i bar, circoli, luoghi di ritrovo e che percuotano all’istante chiunque dica delle palesi minchiate. In breve tempo, si giungerebbe a una sorta di terrore diffuso e il tasso di imbecillità manifesta crollerebbe di colpo.

Ma in attesa di quel momento, continuo a credere ai superiori diritti del raziocinio sull’imbecillità; che la logica e il buonsenso possano, pur nella dismisura del numero, prevalere sulla stupidità in ragione della loro forza intrinseca, della maggiore verità. Per esempio, ho intenzione di mettere presto alla prova un’idea che mi è appena venuta.

Avete presente tutti quelli che chiamano B. “nano“, e che per di più sembrano credere di essere particolarmente spiritosi e/o di non aver paura di dire le cose come stanno? O, peggio ancora, “psiconano” (made in Grillo), dimostrando così di avere la cultura di un perito elettrotecnico di Gavirate? Ora, i dati statistici provano come sia solo nelle ultime due generazioni che il miglioramento degli stili di vita, i vaccini e un’alimentazione variata hanno alzato la statura media degli italiani, popolo latino e agricolo; e non è che tuttora siamo un popolo rinomato per l’altezza.

Quindi, se in una discussione sulla politica interna sento ancora chiamare B. “nano” da qualcuno di altezza uguale o inferiore a 172 cm, dall’alto del mio metro e ottantatré sarà messo di fronte alla seguente scelta: andare in giro tutto il giorno coi trampoli, da quando mette piede fuori dal letto fino a quando non ci ritorna; oppure rinunciare per sempre al proprio nome, sostituito –all’anagrafe– dall’aggettivo “Nano/a” -“ehi, Nano, mi puoi fare un favore?” “ciao Nana, da quanto tempo! come va?” “Nano, mi ricordi una cosa?”. Mi sembra insieme giusto e razionale. Invito ognuno di voi a fare lo stesso.

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Dico “Basta”.

2 febbraio 2011

Forse la galleria di Repubblica.it ha davvero rotto le balle.

Da Spinoza.it, ovviamente.

In effetti in queste ore la rete è piena di divertenti parodie o riprese divertenti di quella ridicola gallery di Repubblica.

Senza contare poi che a questo punto il trollaggio è partito supremo, soprattutto visto che i giochi di parole si sprecano, come in questo caso. Diciamo poi che come minimo non sta riscuotendo particolare simpatia nella rete tutta, anzi ci sono accenti di vero e proprio odio (anche se a qualcuno, pur in modo peculiare, piacciono).

Io pure, di fronte a cose come questa, non posso che auspicare la fine perpetua delle fotogallerie degli utenti su Repubblica e unirmi a quest‘affermazione:

Dio se ci sei stacca l’internet alle lettrici di Repubblica che inviano i loro autoscatti di “protesta”. È imbarazzante.

[EDIT: sì, la galleria di Repubblica.it sarà anche ridicola ed imbarazzante, ma una risposta decisamente stupida -di quelle che si dice che misurino la qualità della persona- è questa qui (via PiovonoRane), e non è di uno qualunque. O forse sì, a pensarci.]

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Avere degli impedimenti ancor più legittimi.

13 gennaio 2011

Beh, insomma, se ‘sta cosa del legittimo impedimento è davvero andata così (nel momento in cui scriviamo ci sono solo attendibili leaks), direi che è un bene.

Due cose, però: la prima è che, come si è parlato per mesi, all’epoca, di quanto e perché B. fosse cattivissimo per volersi mettere al di sopra della Legge -come se lo spregio del diritto in questo paese arrivasse solo da una leggina ad hominem- ho ragione di temere che adesso sarà di nuovo così: e via dibattiti, articoli di giornale, soprattutto -purtroppo- persone a tutti i livelli che ne parlano per strada, sull’autobus, al bar, fra amici, con Marco Travaglio citato come il Vangelo Eterno (per dire, questo Travaglio), “e certo voi comunisti che sapete solo gioire di quando le cose vanno male agli altri come se non fosse giusto che quando uno governa deve governare e basta”, Pecorella dice che, Ghedini dice che, Di Pietro dice che ma in molisano.

Ve lo dico in anticipo: non vi ascolterò né parteciperò ai vostri discorsi.

Non lo farò per la seconda delle cose che voglio scrivere: quando la Corte Costituzionale bocciò il primo “lodo” Alfano(ché di lodo si dovrebbe parlare in caso di arbitrato e non di legge, e la metafora reggeva ancora solo quando vi era un accordo tra maggioranza ed opposizione in merito) mi trovavo per caso davanti al palazzo della Consulta: da buon snob radical chic facente parte dell’élite di merda uscivo da una mostra alle Scuderie del Quirinale, la Corte Costituzionale è lì davanti.

Insomma, prima circola l’indiscrezione dai siti d’informazione e per un po’ tutti a mangiarsi le mani in attesa di qualcosa di ufficiale. Dopo un po’, dal portone grande sempre del palazzo romano, esce un tizio dall’aria dimessa, in livrea e con un foglio in mano. Frotte di giornalisti (anche stranieri) con tanto di troupes e con taccuini iniziano ad agitarsi forsennatamente intorno a lui.  Da lì partono i lanci d’agenzia, con le telefonate, i servizi sulle reti all-news, gente in festa che sventola una copia della Costituzione italiana, alcuni si abbracciano, altri telefonano agli amici, altri cercano di comparire alle spalle dei giornalisti per finire in tivvù.

Passano due turiste spagnole che mi chiedono che ciufolo stia succedendo e io rispondo loro, in inglese, più o meno così (rimango sullo stesso livello di complessità che ho prospettato loro in una lingua che padroneggio, ma che non è la mia): che il Presidente del consiglio dei ministri italiano ha molti processi pendenti e così ha ottenuto una legge che li sospendeva fino alla fine del mandato; le opposizioni di sinistra si sono opposte e così la Corte Costituzionale ha dovuto decidere se la legge fosse accettabile o no e adesso la sentenza dice di no.

“Ok, thank you”, so they said. E se ne andarono giù per via della Dataria, nel tramonto di Roma.

Avevano di meglio da fare e non sono state un solo momento a pensarci, credo. Io mi sono rimesso a pensare alla mostra sulla pittura della Roma imperiale che avevo da poco finito di vedere, per dire.

[EDIT: vi aggiorniamo. Indiscrezioni confermate, in ogni caso: non che non sia una gran buona notizia. Ma citiamo ancora dal sito de La Repubblica:

Il Popolo Viola. Esultanza dei Viola davanti al palazzo della Consulta, dopo aver appreso la notizia della bocciatura parziale della legge sul legittimo impedimento. Una delegazione ha stappato una bottiglia di spumante e sventolato il Tricolore scandendo ‘Viva la Costituzione italiana‘. “La decisione della Consulta -ha sottolineato Gianfranco Mascia in rappresentanza del Popolo Viola- è una vittoria per gli italiani. Dobbiamo togliere il tappo dall’Italia: la legge -ha ribadito- è uguale per tutti”.

“Togliere il tappo”, ma che battuta proprio divertente! In parte però, hanno ragione a non avere di meglio da fare lì davanti: la attuale mostra sui pittori del Risorgimento alle scuderie del Quirinale non è un granché.]

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Una per ogni mese dell’anno

27 dicembre 2010

Io vi pregherei di votare a questo sondaggio, il quale mi sembra tra l’altro la cosa migliore che si possa fare sull’argomento.

Pensateci bene, mi raccomando; e non fatevi vincere dall’imbarazzo della scelta.

Io sto ancora decidendo, mannaggia a me (e a lui).

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Un serio ed importante contributo al dibattito politico odierno

1 ottobre 2010

Da parte della quarta carica dello Stato, in un raro momento di rilassatezza e cordialità fra collaboratori ed affettuosi sostenitori. Non so, questa non l’avevo ancora mai sentita, però forse quella sugli ebrei, per quanto un po’ vecchia era meglio. Mah? Opinioni?

Grazie all’Espresso (sperando non la faccia rimuovere).