Posts Tagged ‘internet memes’

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A quarant’anni sarò il re della pista

23 febbraio 2011

Era da un po’ che lo volevo scrivere: il nuovo video dei Radiohead con Thom Yorke che balla in quella maniera assurda facendo il figo essendo partito con una roba come “Creep” fa immaginare che ad anni di distanza ci sia speranza per tutti. Parodie del video di Lotus flower qui, qui e qui.

La canzone invece non è eccelsa, ma sembra migliorare con il numero di ascolti: però poi penso che non ci si deve fidare di questo criterio.

EDIT: uno non fa in tempo a scrivere il post che sul Post, con la maiuscola, ne raccolgono un sacco di parodie. Che poi, ovviamente, come poteva non esserci un Tumblr a proposito? Mi sa che se non creo una categoria diventerà la tag più grande di tutte.

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No, l’ultimo è questo

9 febbraio 2011

[Mi correggo: facciamo che quello di prima era il penultimo, va’.]

Instants Fun! Ovvero, come avere un pulsante “sonoro” da premere per ogni occasione della vostra vita!

All’indirizzo http://www.instantsfun.es/ potrete trovare di tutto, dal classico rimshot o “tu-tum: tsh!”, che serve sempre, allo “Ha-ha!” di Nelson dei Simpson, al coro “Alleluia“, a una serie infinita di memes della sottocultura geek che ovviamente conosco tutti, ma che non vi sto a spiegare uno per uno, altrimenti facciamo notte.

oggi si va di screenshot che è un piacere

Come fare a non essere almeno almeno incuriositi? Fan di CSI, volete mettere la soddisfazione di pronunciare una frase a effetto, mettersi gli occhiali da sole e far partire lo YEEEAH! di Pete Townshend? E voi, fan di TBBT, di poter rispondere “Bazinga!” con la voce di Sheldon Cooper? O una fatality alla Mortal Kombat? E ricordate: c’è un Istant per tutto! Ma soprattutto ricordatevi di provare questo!

[EDIT: dopo aver visto il numero di clic, preciso. Quando sarete sul sito, cliccate sul pulsante “epic”, NON quello qui sopra… Questo è solo l’immagine!]

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Che se ne frega di tutto, sì.

8 febbraio 2011

Ora, io non odio per principio Vasco Rossi. Mi sta sui maroni? Certo. Per me poteva morire dopo Liberi Liberi, visto che dopo l’89 l’unica cosa che gli salvo è “Gli Angeli” (e forse “Sally”), che è del ’96? Ovviamente. Si è ridotto a una ridicola caricatura di se stesso? Non si potrebbe dire meglio.

"Potremo ancora mangiare anche le fragole?"

Proprio per questo motivo però, nelle discussioni, una volta stabilite le cose che ho scritto su, non riesco a dargli addosso fino in fondo. Sì, si pigliano per i fondelli le canzoni senza un testo e i vari “EEEEEHH…”, però l’odio quello vero, se non sto parlando con una fangirl di Vasco di diciassette anni non riesco a mettercelo.

Tutto questo per dire che sono abbastanza perplesso riguardo al nuovo meme che sta sorgendo in questi giorni, dopo la pubblicazione online del video della nuova canzone di Vasco, dal significativo titolo di “Eh… già”. Qual è il punto? Che il signor Rossi nel video si mostra per quel che è, un 60enne panzuto e mezzo calvo che sembra appena uscito da un circolo Arci -un umarèll, insomma. La canzone musicalmente è mediocre, soprattutto il testo rientra perfettamente nei canoni

delle canzoni dei cantautori svaporati, quando arrivano a quel punto in cui devono masturbare il proprio pubblico, eccoci qua, c’è chi dice no, tutti vogliono viaggiare in prima, ma noi siamo il popolo del rock, siamo solo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi. E rispetto a quell’Italia, che non esiste, l’analisi è quella del bar, quella semplice, che si stava meglio prima.

E Vasco, che lo si voglia o no, è quella cosa lì da anni, ormai. Se capitasse di qui qualche fan, non mi si risponda che “però che ne sai dell’emozione ai concerti, lui è ancora lì, l’anima rock, vitaspericolata”. No. Infatti la cosa peggiore non è, come scrive ottimamente il blog Bastonate, il senso del video e della canzone, cioè

In quattro parole, io-sono-ancora-qua. Il Moloch. […] Il trionfo su un esercito di nemici mai sceso in campo. Mentre un lounge anonimo cucito addosso ad un assolo di sax che fa troppo fine anni ottanta lo accompagna alla fine di un pezzo che potrebbe persino suonare come la bandiera a scacchi di un’intera cultura.

Semmai è il fatto, continua, che dietro ci sia

un popolo che nei suoi testi, nei quali il povero Rossi non riesce più a rappresentare nemmeno se stesso, continua a identificarsi. Hughesiano, fino alla fine.

E insomma tutto questo per dire che l’altro ieri ha aperto i battenti questo Tumblr, che riprende le immagini dell’ultimo video per farci delle cose così:

Umarells aspettano l’autobus
Umarells commentano la partita

Ecco, per dire, anche no. Farà anche (?) sorridere, ma un po’ di pietà.

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Rainbow Stalin!

30 agosto 2010

L’appuntamento alla Festa dell’Ernesto è finalmente trascorso e si può navigare verso nuovi lidi, come l’uscita (a settembre -forse) del prossimo numero. Di tutte le cose belle che sono successe ieri scriveremo quando avremo delle foto (Zadra? Zaaadra?): intanto ringraziamo ufficialmente Fabio Franzin, Stefano Colangelo, Il Roglia (“Il” è il nome), tutti i presenti e in particolare il Figa (perché il Figa? Vedi commento) e chi ha messo a disposizione lo spazio, compreso un tizio molto biondo e molto anconetano dalle cui posizioni politiche Herr Direktor dissente (ci teneva a ricordarlo).

Adesso posso finalmente postare questo:



Spiegazione. Nel 2001 nasce la comunità online YTMND, dall’acronimo di ‘You’re the man now, dog’ -da una frase nel film Scoprendo Forrester. Il sito esiste anche oggi ed è uno dei più aggiornati siti gratuiti di hosting di pagine con animazioni e musica. Negli anni ha dato vita a una impressionante quantità di ‘internet memes‘, fenomeni vari di imitazione, flame a non finire e soprattutto è diventato un po’ un fenomeno a sua volta.

Tra i tormentoni creati, nel 2006 vi fu un’immagine creata sulla base della canzone “All this love” del duo elettrodance Similou che nel ritornello recita “Rainbow stylin'” (=stile arcobaleno)… E da Rainbow Stylin’ a Rainbow Stalin il passo fu breve…

Ecco TUTTE le animazioni create per Rainbow Stalin su YTMND. Il video su Youtube ne monta tra di loro un po’, comunque l’originale è questa http://rainbowstalin.ytmnd.com/ La cultura pop riesce a mangiarsi praticamente tutto.

E ora ballate tutti insieme al Piccolo Padre!

Mi raccomando, convidete su Facebook e cose varie.

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Oggi mi sono alzato male, e tant’è.

7 agosto 2010

Niente di personale, ma ci sono di quelle giornate in cui ti svegli male e già dal primo mattino le cose iniziano ad andare storte. Dal momento che questo è il blog di una rivista che a partire dal nome vuole avere poco di serio,  mi comporto di conseguenza e vi beccate una serie di FAIL.

E già questa mi sembra renda l’idea. Dopodiché, un po’ di sana violenza:

Vaf***culo, fiori! Come ci si sente a essere presi a calci dritti in faccia?

Ancora, un paio di Poster Motivazionali, che sembrano essere diventati uno dei nuovi ‘internet memes‘ del momento.

"Perché mi sono alzato stamattina?"

Nonché:

"La Verità: è un'avventura, non un assioma. Una storia ancora da sviluppare, non un racconto già scritto. Il viaggio è quello che conta, non la destinazione. VERO?"

e per finire, cose che possono capitare quando aggiungi il tuo capo come amico su FB e ti lamenti del posto del lavoro:

E buona giornata, ovviamente.

  • Paola Locci, “Elogio del pessimismo : ovvero, istruzioni per vivere comunque bene”, Milano, FrancoAngeli, 2003