Posts Tagged ‘fumetti’

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It’s a magical world

2 febbraio 2011

Ogni tanto ci capita di trovare in giro per il web cose talmente fuori scala in termini di figosità (?) che riteniamo di farle emergere dal rumore bianco della rete e segnalarle anche qui. Lo abbiamo fatto per questa cosa, voi avete risposto bene (vi vediamo dalle statistiche) e vi siete intrippati assai.

Adesso la cosa è diversa, perché si parla di un argomento scivoloso. Nel caso specifico, pur non essendomi mai fatto troppi problemi a scaricare a ufo usufruire in rete anche di intere serie TV o di animazione, mi rendo conto che qualche forma di tutela del diritto d’autore dovrebbe esistere; non solo per far mangiare gli autori (ché c’entra poco), ma anche come forma di valorizzazione del loro lavoro. Quindi facciamo così: voi poi andate in libreria e vi comprate da bravi i volumi di Calvin&Hobbes di Bill Watterson editi da Panini Comics e una volta a casa li sfoglierete tra le mani e sarete contenti di averli.

Però non posso esimermi dal segnalare che a questo link si trova, da scaricare in .zip, la raccolta di tutte le strip di Calvin&Hobbes. Let’s go exploring.

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E mo’ però ve state a allarga’ un po’ troppo, eh?

16 gennaio 2011

L’abbiamo già scritto: non è che ci teniamo particolarmente a fare un blog antifa’ e anche quando trattiamo di temi legati all’antifascismo militante cerchiamo di farlo senza visioni preconcette. Certo, l’idea sarebbe quella di sviluppare un dibattito, ma se voi non commentate poi non vi lamentate.

Dunque: uno gira per la rete e può trovare strane cose, come questa:

Un simpatico corteo contro i  crimini del comunismo (non  capisco cos’abbia a che  fare  con l’unità d’Italia, ma  immagino sia  un limite mio)  intitolato FOIBE, a dare  retta  al volantino. Citiamo da Piovono  Rane, che fa  notare l’anomalia di un  ministro che sfila  insieme a un centro  sociale:

Per essere più precisi, il centro sociale in questione è una «comunità militante» in cui «si respira l’aria  pulita del cameratismo» e che si batte «per il primato della gerarchia  sull’assenza di regole, della fedeltà sul tradimento, della Patria sull’internazionalismo», «per l’Università dell’identità e della Nazione», e naturalmente «facce al sole e vite d’avanguardia».

Buona manifestazione, ministro Meloni.

E questo già basterebbe. Poi arrivo qui:

Scusa, come? Camerata? E mo’ ve state proprio a allarga’, però. Prendere uno dei fumetti più belli che l’Italia abbia prodotto e trasformare la creatura  La reazione, giustissima e di pancia, più sensata sarebbe questa qui, dal blog di Luigi Bicco: “Corto Maltese un camerata? E Totò Schillaci no? E Sbirulino? E Tiramolla? Ma davvero davvero ancora non vi stancate di dire cazzate? Ancora? E che ci vuole per farvi capire che dovete trovarvi un lavoro serio? E lo so che è dura, in questo momento. Però almeno provarci.”

Una seria e documentata disamina della questione, ovviamente destituita di alcun fondamento, su ComicusNon ho gridato“viva qualcuno”, rimane semmai l’unica fede politica di Corto.

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Da “V for Vendetta”

25 agosto 2010

Parte 3, “La terra del fa’-come-ti-pare”, capitolo 1, “Vox populi”:

Non basta affidarsi troppo alle maggioranze silenziose, perchè è cosa fragile il silenzio…un rumore forte e va via.

Ma è tanto intimorito il popolo, tanto disorganizzato. Sì, potrebbe cogliere qualcuno l’opportunità per protestare, ma sarà solo una voce che urla nel deserto.

Il rumore si rapporta solo al silenzio che lo precedeva. Nella quiete più assoluta, più sconvolgente è il tuono.

E’ da generazioni che i nostri leader non sentono la voce del popolo, Eve… e questa è molto, molto più forte di quanto vogliano ricordare.

Ieri rileggevo quel capolavoro della letteratura disegnata che è “V for Vendetta”. Conclusione: porca paletta, Alan Moore è Dio (e David Lloyd è il suo profeta). Alan Moore, per chi in questo paese che disprezza il fumetto come ‘roba per bambini’, è l’autore di From Hell, La lega degli straordinari gentlemen, Promethea, Tom Strong, Lost girls, di alcune delle più belle storie della DC Comics (come “The killing joke” o “In darkest night”) e di quei capolavori (della letteratura-e-basta) che sono Watchmen e la seconda serie  di Swamp Thing.

Sarebbe anche interessante notare come l’idea di una distopia nella Gran Bretagna allora prossima ventura (gli anni ’90) sia venuta a Moore immaginando un futuro totalitario creatosi dopo una guerra nucleare, ma di come egli stesso, tornando sul lavoro in seguito (QUI la storia della pubblicazione), ammise di avere progressivamente aumentato la carica anarchica della contestazione al potere della storia a partire dal fatto che i governi conservatori della Thatcher fossero un chiaro esempio di autoritarismo razzista, militarista e paratotalitario -e come dimostrassero che non c’è affatto bisogno di una guerra nucleare o di altri eventi simili per arrivarci.

L’edizione Absolute della Planeta De Agostini costa 15 euri, sarebbero i meglio spesi della vostra vita. E non vale ‘ho visto il film’, in quella roba (buona per i “”””rivoluzionari”””” grillini) non c’è un decimo della carica di anarchia del fumetto.

[ah, e il titolo è in originale, visto che “V per Vendetta”, come fu tradotto il titolo del film, in italiano non significa nulla: seriamente, chi di noi dice “A per Ancona”? Casomai, “A di Ancona”, A come Ancona, no? Mah…]

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Cosa ricordo della mia infanzia

5 agosto 2010

Andiamo, sapete che è vero.

Trovata QUI. Traduzione (uff…):

  • importanti lezioni di vita/eventi
  • repliche di cartoni anni ’80 che sono la ragione per cui ora spendo soldi in ciarpame inutile, vado a mostre-mercato per spendere più soldi, tutti i miei amici sono dei nerd, e sono l’unico teenager (o un po’ di più, NdR) che si relaziona ai suoi genitori perché sono stati la ragione per iniziare a vedere quei cartoni.

Giuro che nei prossimi giorni ci saranno tante belle cose nuove, sul blog.

  • Fabio Bonifacci, “Anni di pongo : perché gli anni ottanta non sono mai esistiti, perché continuano ad esistere”, Bologna, Granata Press 1993