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“È un bel direttore!”

2 aprile 2011

Articolo sul Post che approfitta della pubblicazione da parte della Repubblica del video di una barzelletta di Silvio nostro per fare una breve considerazione sullo squallore della stessa. Ve lo proponiamo:

Si era già fatto un discorso simile qualche tempo fa: la barzelletta non è neanche male, però è vecchierella e poi la racconta mettendoci una vita. Soprattutto è raccontata in un contesto in cui gli uditori fanno a gara a chi ride prima, sono tutti attentissimi nonostante il terribile finto accento napulitan’ come sotto il terrore di non compiacere abbastanza il capoufficio. Poi nei commenti si sviluppa una discussione puerile finché non arriva Gipi:

Tra due amici: “assaggia questa mela, sa di fica!”
Un morso.
“Ma sa di culo!”
“Girala, imbecille!”.

Poteva dirla così.
Ci vogliono 8 secondi. Poi, se fosse stato intelligente avrebbe potuto usare il resto del tempo per dire/fare qualcosa di intelligente.

Ma gli ebeti devono sempre dilatare i tempi. La loro vita è un diversivo.

Gianni Gipi capo dell’Italia ora.

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17 marzo, 18 marzo.

18 marzo 2011

Rieccoci dopo un’assenza fondamentalmente ingiustificata. Nel frattempo, il mondo ha continuato a girare e il capitalismo a fare danni, la Terra ha tremato, le centrali nucleari pure, i soldati un po’ in giro per il mondo hanno continuato a sparare alle folle.

In tutto questo, come blog ci siamo anche persi le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia: sopravviveremo. Riassumiamo il tutto con una rapidissima Storia d’Italia, scritta e disegnata da uno che oggi ci manca molto.

Oltre a Paz, ci manca molto anche Pert

Detto questo, in questi giorni di retorica patriottarda e tricolori a tutte le finestre e servizi in tutte le salse che ci spiegano quanto sono state belle e patriottiche le guerre dell’Ottocento (tanto che oggi piacciono anche a quei buoni selvaggi che sono i cittadini extracomunitari) e anche tutto quello che è venuto dopo (in pratica: Savoia, fascismo, DC), tre letture consigliate:

Noi, una festa, l’avevamo già, post di qualche tempo fa dal blog “Cose Rosse”.

Risorgimento tra storia e metafora, il bell’articolo dello storico Alessandro Portelli sul manifesto di oggi

La mia bandiera, dal blog di Gipi sul Post: si parla di Italia e bombe sui treni ed è, uhm, tipo bellissimo. Leggetelo.

Ora che siete psicologicamente preparati, festeggiamo anche noi!

Siccome le Nazioni (in armi) ci piacciono fino a un certo punto, mentre ci piacciono molto di più le rivoluzioni e la solidarietà di classe, ci ricordiamo che  oggi sono i 140 anni dal 18 marzo 1871, quando iniziarono le rivolte dei soldati che fecero proclamare la Comune di Parigi! Auguri! Auguri a tutt*!